Conservare in maniera corretta gli alimenti, ci permetterà di non sprecare i prodotti che acquistiamo e di preservarne anche tutte le proprietà.

Tecnica del first in, first out. In dispensa usiamo il criterio first in, first out: il primo prodotto ad entrare, sarà anche il primo da utilizzare, per una corretta rotazione delle provviste.

Nel tragitto dal negozio a casa, i cibi freschi vanno protetti con borse termiche e nella stagione calda con dei ghiaccioli per borsa frigo, il nome tecnico è “borsa eutettica”.

In mancanza, mettiamo nella stessa busta i surgelati che prevediamo di consumare subito e i freschi da proteggere: interrompere la catena del freddo comporta un precoce deterioramento e di conseguenza il latte o lo stracchino, per esempio, potrebbero andare a male prima della data prevista.

Frigorifero: evitiamo di aprire spesso e a lungo la porta, compromettendo la temperatura interna. Manteniamo soprattutto il frigo in perfetta efficienza: pulito, privo di ghiaccio sul fondo, controllato periodicamente per lo stato delle guarnizioni e il corretto raggiungimento delle temperature impostate.

Tra l’altro, un frigo non più efficiente consuma molta più energia elettrica, ci fa sprecare cibo e non ci garantisce la salubrità dei cibi conservati.

Utilizziamo contenitori ermetici ed involucri per proteggere gli alimenti in frigorifero. Eviteremo così contaminazioni batteriche. Le pietanze cucinate si conservano per circa 3-4 giorni senza problemi: evitiamo però di riscaldarle più volte (magari scaldiamo solo la quantità che si consumerà subito dopo) e di lasciarle troppo a lungo fuori dal frigorifero.

Scadenza prodotti. Gli alimenti con scadenza “Best before” o “Consumare preferibilmente entro” possono ancora essere consumati dopo la data di scadenza: con il tempo perdono gusto e alcune proprietà, ma non sono pericolosi.

Accade di avere dubbi sullo stato di conservazione: prima di gettare via, annusiamo e assaggiamo. Un alimento manifesta in vari modi la presenza di batteri ed è ben difficile sbagliare.

Attenzione: il botulino è insapore, incolore e inodore, ma è presente solo in ambienti privi di ossigeno (alimenti scatolati o confezionati, anche sottovuoto) e manifesta la sua presenza con rigonfiamenti del contenitore, dovuti a gas.

Prolungare la durata di un alimento. È possibile prolungare la durata di un prodotto che sta per scadere o che si trova in frigo già da qualche giorno. Possiamo farlo bollire (pensiamo al latte, ad un sugo già cotto, ad un minestrone di verdure o uno spezzatino di carne), abbattendo significativamente la carica batterica. La pentola a pressione, con i suoi 120 °C, offre un ottimo supporto per il trattamento termico.

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“Promozione di scelte di consumo consapevole, nel rispetto del principio di precauzione e dei processi produttivi etici e sostenibili” Piano di attività annuale 2020 Regione Lazio, approvato con DGR n. 726 del 20 ottobre 2020.

Foto di Alexandra ❤️A life without animals is not worth living❤️ da Pixabay