In cosa consiste il diritto di ripensamento? Il DIRITTO DI RIPENSAMENTO, meglio noto come DIRITTO DI RECESSO, consente al consumatore di sciogliersi dal vincolo contrattuale senza dover fornire alcuna motivazione.

Deve essere esercitato ENTRO 14 GIORNI dalla sottoscrizione del contratto o, in caso di contratti d’acquisto, dalla ricezione del prodotto. Il periodo per esercitare tale diritto è ESTESO A 30 GIORNI per i contratti conclusi nel contesto di visite non richieste di un professionista presso l’abitazione di un consumatore oppure di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo o con l’effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori. Le eccezioni al diritto di ripensamento sono elencate all’art. 59 del Codice del Consumo.

Quando opera? Solo ed esclusivamente per i CONTRATTI CONCLUSI A DISTANZA o NEGOZIATI FUORI DEI LOCALI COMMERCIALI, tra un professionista e un consumatore.

Quando non si può esercitare? Sono esclusi: i contratti/acquisti non conclusi in negozio e se conclusi tra professionisti.

Come si esercita? Per esercitare il proprio diritto di ripensamento, il consumatore deve comunicare PER ISCRITTO al venditore la propria volontà di recedere. No alle comunicazioni telefoniche, di cui non si può tenere traccia. Dal momento della comunicazione scritta del recesso, il consumatore deve restituire il prodotto entro 14 giorni, a proprie spese, salvo che il venditore non abbia offerto di farsi carico del ritiro.

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