Al termine della vita canonica di un prodotto, questo potrebbe continuare la propria esistenza sotto altra forma. Vediamola in un’ottica di affetto, di economicità, di circolarità. Insomma, prima di gettare via un prodotto, facciamo un pensiero se possiamo riutilizzarlo.

Qui daremo qualche spunto, ovviamente non esaustivo, ma che deve aiutarci a stimolare la nostra fantasia e farci rendere conto che, a volte, basta un po’ di tempo, di volontà e di voglia di giocare per recuperare i prodotti che non servono più e recuperare quel mondo antico di tradizioni delle nostre nonne.

I consigli della nonna, appunto, rientrano in quella cultura popolare tramandata per generazioni e che abbraccia tanti ambiti: suggerimenti per la salute, l’alimentazione, il benessere, la pulizia della casa, la bellezza. Certamente rappresentano un valido ausilio per ridurre gli sprechi.

Riutilizzare il cibo, antica indicazione delle nostre nonne. Preparare ricette con gli “avanzi” è, infatti, un antico metodo utilizzato per smaltire il cibo delle feste o del giorno prima, opportunamente conservato. Quest’ultimo con l’aggiunta di pochi ingredienti, veniva, infatti, convertito, creando nuovi piatti tanto golosi da soddisfare i palati più esigenti. Ne sono un esempio le frittate di pasta o il pancotto con polpette.

Qualche idea per riutilizzare alcuni oggetti. I vasi in vetro della passata di pomodoro, i vasetti di cetriolini o i barattoli per la marmellata possono facilmente essere riconvertiti: in maniera artistica e creativa possono essere trasformati in portaposate, contenitori portapasta, portapenne, ma anche vasi per i fiori o per le spezie. Persino trasformare un vecchio asciugamano in un originale tappeto o delle sciarpe in colorate tende, fermate magari da bottoni colorati

Per chi si destreggia con l’arte del taglio e cucito, i jeans inutilizzabili possono, per esempio, trasformarsi sapientemente in borse, sacche o gonne. Gli avanzi di stoffa possono diventare coloratissimi patchwork.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla moda dei pallet o altri materiali da recupero, trasformati in utili e creativi complementi d’arredo: divani, poltrone, letti, mensole, librerie, armadi.

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“Promozione di scelte di consumo consapevole, nel rispetto del principio di precauzione e dei processi produttivi etici e sostenibili” Piano di attività annuale 2020 Regione Lazio, approvato con DGR n. 726 del 20 ottobre 2020.

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