2012 | EDUCARE

PREMESSA
I Dati ISTAT relativo al numero e tipologia di incidenti occorsi nel 2011 in Italia  fanno spavento e tolgono il respiro: oltre205.000 incidenti stradali con lesioni a persone, oltre3.800 vittime e più di 292.000 feriti.
Se dovessimo fare un identikit sono soprattutto i giovani a rimetterci la pelle e gli anziani, su strade extra urbane e nelle notti del venerdì e sabato sera.
Perché un incidente?
Si fa incidente e si muore non solo perché si è ubriachi, ma spesso anche perché si è stanchi e al volante ci si addormenta, o perché ci si distrae o perché per strada sia guidando, sia camminando siamo un po’ distratti da altro.
L’INCIDENTE NON È UN CASO: le principali cause devono essere analizzate, valutate e affrontate. Ridurre gli incidenti e i morti è possibile. 
A.E.C.I. Lazio ritiene con convinzione e fermezza che una maggiore sensibilità al tema della sicurezza stradale, una maggiore educazione sulla strada, un maggiore rispetto delle regole e il tentativo di immedesimarsi negli ALTRI possano portare ad un CAMBIAMENTO CULTURALE e, soprattutto, ad un abbattimento di quelle tragiche percentuali di incidenti, morti e feriti.
La Commissione Europea, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale 2011-2020, ha delineato le linee guida basate su 7 principali obiettivi strategici:
  1. migliorare la sicurezza dei veicoli; 
  2. realizzare infrastrutture stradali più sicure;
  3. incrementare le tecnologie intelligenti; 
  4. rafforzare l’istruzione e la formazione per gli utenti della strada;
  5. migliorare i controlli; 
  6. fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidente stradale;
  7. prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti.
È su questi obiettivi che A.E.C.I. Lazio ha deciso di lavorare portando maggiore informazione e sensibilità verso un nuovo tipo di approccio alla problematica della sicurezza stradale e un nuovo modo di vivere nell’ambito della comunità civile.
Anche perché ogni incidente, ogni morto, ogni ferito – oltre alle conseguenze dirette sui familiari e al dolore causato – grava sulla Società in termini di costi economici da ripartire e sostenere.
Dal quadro sopra descritto emergono alcune CRITICITÀ da affrontare e colmare per ridurre gli incidenti e, soprattutto morti e feriti, in maniera da avvicinarci agli standard richiesti dallaComunità Europea e per incentivare la diffusione di comportamenti responsabili tra gli utenti:
– Elevato numero di incidenti
– Elevata mortalità negli incidenti
– Dilagante comportamento scorretto e mancato rispetto delle regole;
– Scarsa conoscenza e applicazione di norme e comportamenti responsabili.
Migliorare e tendere alla eliminazione delle criticità sopra descritte significa non solo tendere in maniera più concreta ed efficace agli standard richiesti dalla Comunità Europea, ma anche migliorare la Società nella quale viviamo e favorire una nuova cultura della sicurezza stradale per le future generazioni.