L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’E-COMMERCE: LA COMODITÀ HA UN PREZZO PER IL PIANETA?

L’e-commerce ha rivoluzionato il nostro modo di fare acquisti, rendendo tutto accessibile con un semplice clic. Ma dietro la comodità dello shopping online si nasconde un impatto ambientale significativo. Dalle emissioni legate alle spedizioni alla gestione degli imballaggi, il commercio digitale sta contribuendo a problemi come l’inquinamento e l’aumento dei rifiuti. Quali sono le criticità e come possiamo ridurne l’impatto?

1. L’Inquinamento delle Spedizioni

Uno dei maggiori problemi dell’e-commerce è l’aumento delle emissioni di CO₂ causate dal trasporto dei prodotti. Le consegne veloci, spesso promosse dai grandi marketplace, comportano:

  • Più veicoli sulle strade: il traffico di furgoni per le consegne è in costante crescita, aumentando le emissioni di gas serra.
  • Trasporti aerei inquinanti: la richiesta di spedizioni rapide porta a un maggiore utilizzo di voli cargo, molto più inquinanti del trasporto via terra o mare.
  • Mancata ottimizzazione delle consegne: molte spedizioni partono con veicoli semi vuoti, aumentando inutilmente il consumo di carburante.

2. L’Esplosione dei Rifiuti da Imballaggio

L’e-commerce genera una quantità impressionante di rifiuti da imballaggio:

  • Eccessivo utilizzo di plastica e cartone: ogni prodotto è spesso confezionato in più strati di imballaggio per proteggerlo durante il trasporto.
  • Difficoltà nel riciclo: alcuni materiali, come il polistirolo e le plastiche miste, sono difficili da smaltire correttamente.
  • Rifiuti inutili: i resi (sempre più diffusi) contribuiscono a un’ulteriore produzione di rifiuti e a un aumento dell’impronta ecologica.

3. L’Impatto dei Resi e della Sovrapproduzione

Lo shopping online ha introdotto resi semplici e gratuiti, ma questo ha un costo ambientale elevato:

  • Aumento dei trasporti: ogni reso significa un viaggio in più per il prodotto, raddoppiando le emissioni.
  • Prodotti invenduti smaltiti: molti articoli restituiti non vengono rimessi in vendita ma distrutti, contribuendo allo spreco.
  • Moda veloce e sovrapproduzione: il boom dell’e-commerce ha favorito la crescita della fast fashion e di acquisti impulsivi, generando una quantità enorme di rifiuti tessili.

Come consumatori possiamo adottare scelte più responsabili per ridurre l’impatto ambientale degli acquisti online:

  • Scegliere opzioni di spedizione sostenibili: preferire consegne raggruppate o più lente per ridurre le emissioni.
  • Acquistare in modo consapevole: evitare acquisti impulsivi e valutare bene prima di comprare.
  • Optare per brand sostenibili: supportare aziende che utilizzano imballaggi riciclati e riducono l’impatto ambientale.
  • Ridurre i resi: controllare bene taglie, recensioni e dettagli del prodotto prima di acquistarlo per evitare resi inutili.
  • Riciclare correttamente gli imballaggi: separare carta e plastica per garantire un corretto smaltimento dei materiali.

Il settore dell’e-commerce sta cercando soluzioni più sostenibili, come veicoli elettrici per le consegne e imballaggi ecologici. Tuttavia, il vero cambiamento dipende anche dalle scelte di noi consumatori. Acquistare in modo consapevole e sostenibile può fare la differenza per ridurre l’impatto ambientale dello shopping online.

Lo shopping online è comodo, ma il futuro del pianeta è una priorità: scegliamo con responsabilità!

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